Mestre. A 21” dalla fine della sfida di sabato con l’Olimpia Verona, il gol di Gonzalo Pires potrebbe essere stato uno di quelli che cambiano una stagione.
Una stagione 2024/2025 che non è iniziata nel migliore dei modi, sia per i risultati che per i problemi legati agli infortuni. Ma che potrebbe aver visto la svolta alla terza di andata contro i gialloblù scaligeri.
Una vittoria sofferta come solo il futsal sa dare, cocente per i nostri avversari, come lo era stato il ko di una settimana prima per noi a Rovereto.
Che vale tre punti che sono preziosi per acquisire consapevolezza nei propri mezzi e per dare morale al gruppo. Così è giusto sottolineare l’importanza della doppietta del #7, ancora una volta tra i più positivi dell’ultimo turno di campionato.
“Speriamo che questo gol è soprattutto la vittoria siano di aiuto per riacquistare fiducia,” conferma il campione del mondo argentino.
“Dobbiamo continuare per questa strada, continuare a vincere, che è quello che cerchiamo di fare sempre.
La rete di sabato dà morale è avevamo bisogno di questo.
Siamo una squadra nuova; dobbiamo essere consapevoli di questo. Una squadra che sta attraversando un periodo di costruzione. Per trovare l’amalgama tra di noi ci vuole pazienza, e tanto lavoro: solo così otterremo un buon risultato.”
Ritrovare il successo e con questo il sorriso, ma anche correggere alcune disattenzioni che hanno complicato l’esito delle prime due gare e rischiato di farlo anche con Verona.
“Secondo me mancano un pò di concentrazione e di lucidità nel prendere la scelta giusta, che purtroppo a questi livelli sono cose che ti puniscono sempre o quasi sempre e lo abbiamo già visto nelle tre partite giocate.
Bisogna lavorare forte su questo per non concedere nulla alle altre squadre, e abbassare il più possibile la percentuale di errore.
Sono sicuro che lo faremo e questo farà la differenza per noi.”
Infine quanto pesano le assenze in questo momento?
“Le assenze pesano sempre in una squadra, ma si stringono i denti andando avanti, e aspettando i nostri compagni a braccia aperte”